Dal 2018 al via MoveTe, che 'pagherà' studenti e lavoratori in bici per ridurre 1.822 auto al giorno

TERAMO – Entra nel vivo MoveTe, il progetto di mobilità sostenibile che prevede un incentivo di 0,25 centesimi a chilometro per chi aderisce utilizzando la bicicletta per recarsi al lavoro. L’idea del’Adsu di Teramo, che prenderà il via nel primo semestre del 2018 e che si svilupperà sull’arco di 24 mesi, coinvolgendo una popolazione di 183mila persone, è stata illustrata questa mattina nella sala Conferenze dell’Archivio di Stato, ai rappresentanti dei 10 Comuni coinvolti (Teramo, che è capofila,  Martinsicuro, Alba Adriatica, Giulianova, Roseto, Pineto, Atri, Mosciano, Bellante, Castellalto) e ai partner istituzionali e privati che hanno collaborato: Tua, Flag Costa Blu Giulianova, Bike2Like e Fiab Italia Onlus.
I numeri. Il direttore dell’Adsu di Teramo, Antonio Sorgi, ha illustrato i numeri dell’iniziativa, Il progetto si è classificato 15esimo su 114 presentati al Programma sperimentale nazionale sulla mobilità sostenibile del Ministero dell’Ambiente, ottenendo un finanziamento di 1,6 milione di euro. L’iniziativa conta di coprire 1,6 milioni di chilometri nell’arco dei due anni di sperimentazione, con una riduzione giornaliera stimata di 1.822 auto in circolo. Ogni bicicletta sarà dotata di un “Tag” che servirà a controllare gli spostamenti e a quantificare i chilometri da rimborsare, e soprattutto questo tipo di “mappatura” sarà utile per progettare le future piste ciclabili. La finalità è quella di ridurre gli spostamenti in auto favorendo l’utilizzo della bicicletta per studenti e lavoratori. Per questo verranno realizzate delle Bike station di interscambio nei pressi delle stazioni ferroviarie e delle fermate dei bus. Si aggiungerà anche la sperimentazione di Bicibus e Pedibus per i bambini che andranno a scuola.
Come ha ricordato il presidente dell’Adsu, Paolo Berardinelli, l’Azienda per il diritto allo studio ha già lanciato con successo il progetto Bike2Study, che però era riservato solo agli studenti dell’Ateneo teramano. MoveTe si rivolge invece ad una platea più ampia e coinvolge Comuni guidati anche da amministrazioni di colore politico differente. Berardinelli ha rimarcato il cambiamento nelle politiche per il Diritto allo studio operato dalla nuova governance dell’Adsu ricordando come, a fronte di una contrazione di fondi progressivamente ridotti dal Miur, la capacità di progettazione e sperimentazione viene premiata, come in questo caso, dall’aggiudicazione di finanziamenti provenienti da bandi competitivi. Sarà necessario, ha aggiunto il Presidente, ridisegnare l’assetto del Diritto allo studio che si sta attuando a livello regionale non solo in base ad una mera rappresentatività geografica ma anche con nuovi criteri di premialità, valutando le progettualità, le innovazioni ed i finanziamenti che le Aziende riescono a conseguire come in questo caso.   
All’incontro oltre ai sindaci dei Comuni coinvolti, c’erano anche il Rettore dell’Università Politecnica delle Marche, Sauro Longhi, il Prorettore di UniTe, Dino Mastrocola, l’onorevole Paolo Tancredi, l’assessore regionale Dino Pepe e il consigliere Mirko Rossi per la Provincia di Teramo.